Montagna, contrario e uguale
scalare, discendere.
Cos’è sintassi ventura alla
parola, nell’armonia, nella pozione
sciacquo di crosta?
Parole, sciami di terre
mirte salse incondite
inaffondate fondali
senza virtuosi nelle
canute colonne di acqua,
calda che vengono su…
Essere trituro
alle lame
di velina, e poi
quell’occhio blu
della luna magrebina
Marocco, cammelli…
Le tue mura di sabbia
parole sgranellano lontano
sulle ali deserte
antitesi monte eppure
sì uguale.
Vortice frettoloso, preciso
alla vita, a grani, in spire
ascese sono i richiami parole
che volano, alzano e sperdono
ogni barlume di cumulo
sabbia tutta uguale.
(1988)