Il ritmo è trovarsi d’un tratto
privo di cose persone sentimenti obiettivi.
Troppo diresti, è il vuoto
che emargina in te ma
non è così, vivendo.
Vivendo, promessa adempisti.
Promessa di lungo ciclo,
antica eredità contenuta
nei fili del cerebro e
ancora in tessiture arcaiche
che cingono le vesti del dominio.
Aura di gioco, bellezza d’incendio,
entusiasmo d’andare.
Perdesti, ogni istante un frammento,
il lume che pareva guidarti.
Non lasciasti il cammino.
Scialba è la via che s’assottiglia
e il sole cede il posto alla luna
alla liquida argentea che
rispecchia un giorno
sempre uguale.
Alternanza è il dolore, o la disperazione. Ma
la gardenia fiorisce d’autunno e il freddo
le cale un niente.
Il fiore che non diventasti, donalo a te stesso
e goditi per le vie ultime del mondo,
del tuo mondo, la benefica assenza di scopi e
programmi.
21/07/2012