Non abbiamo le infanzie speciali
per raccontare la nostalgia del difficile
come i padri che si inebbriavano de
la guerra attutita da poetica debbenaggine.
Chissà come era realmente
quel lontano tempo di eroi
rivissuti, forse era normale allora
colorare definitiva la vita d’intransigenza.
Oppure era tutto un sogno ed è solo
il ricordo che riverbera tali echi spenti
rimbalzanti tra consumate sottili parole.
Così effimero è il nostro passo
e trascina legioni di volti che
foglie scompiglia il freddo del caldo autunno.
(1987)