Questo mutismo essenziale, concreto,
anima campane di cristallo, ferme parole,
ridotte a labbra oltre il canale,
come perverso gioco di mano.
Mentre le unghie struggono il solido,
di quel sembiante vorresti accostare
bocca contro bocca il concetto infausto
d’un inutile sorriso beffardo.
Ma noi siamo SOLI al permutar
di stagioni e cangiamo colore
a seconda del vento.
Nascondiamo dunque il bruto
di unto lo strame dietro iridi radiose?
Pensare alla vita con muta cognizione
di sé, non è delirio già grande?
(1987)