Vedremo in eterno il ghiaccio e il fuoco
stupefatti, impotenti. Non
comunicare è la roccia dove
pulviscoli rotolano, rotolano
senza giungere a valle.
Non sapere o non volere in sé
artigliando quel vago senso d’esistere,
è metafora perdente in castelli di Scozia
al verde dei prati contro la roccia.
Essere torri, curve e abbattute,
i merli adunchi, povere dita che
agitano volontà lontane.
Neanche il terso nuvolìo vale
a smagare l’incanto realistico:
hai perduto e l’inizio è vietato.
(1987)