Non nostre sono le parole d’estate
che ciaraffano sul labbro lucido
umetto da lingue parventi cantare.
Non è questa nostra un’adulta poesia
comparta sull’ansia
assolidata tràditi camminari.
I bambini rompono gemme
e aspirano al muschio oppure
alla macchia; è il misto di mare
ciò che sappiamo e tutto ciò
tradiamo, stelle inguarnite
sull’acqua, scritte di luce
riflessi, non certo profondi…
(1988)