Quando la luce occhieggiava su gote
e capelli, guardava il forello
e mani d’Eros dipinsero
carne su carta.
Ombre rotondavano corpeggianti
bassorilievi cocenti
da occhi e labbra tagliate
all’immoto perduto.
Ma è ora di andarsene, amici, raccogliere
pezze e voltarsi, senza neppure un
saluto al vostro ingiallito sacrificio.
Perché esporsi allo sguardo ingiurioso
è come andare in giostra, vita
senza vestiti sull’anima.
(1987)