Quando intimo resta l’incendio
e la domenica immerso nel bagno
caldo del rilasso allotta le parvenze
fiori increscono impersonali sul resto.
Non sai che amori pigliare
e il muscolo che divide
gambe e addome significa
l’alterno pulsare.
Non sai più ridire le consuete delicatezze
e bianco diventa il piumaggio
senza aver messo linfa nuova
in guance rosee, origo di vita.
Et hic manebunt i sassi di casa
che stridono le onde dello stagno.
È allora che chiedi. «Che cosa ispirare?»
o senno del poi, bionda farfalla
appoggiato al telefono a guardare
lontano, che sai la vita
e oscura e intuisci l’esplodere
dentro morbosi circuiti.
che stampano oscurità.
E che dire del sole
levarsi sul bianco di corda?
Non c’è parola
che assaggi il suo tempo
e folle cuore dica quel che non è:
che non sai più che proferire
che l’arido tempo è arrivato
che il senso è nel mezzo
scoccato
e distrutto il confine
spacciato ha l’amore.
(1988)