Vedere se stessi un momento
è gettare spiragli tra foglie cadute.
Invano richiedi al giardino le ombre
che inverno trascina tra piume di ghiaccio.
Il sole di allora già smorto
ma inconscio saliva nel gorgo
e raggi opalini acumi di frecce
chiarivano selva e cespugli nascosti.
Notte sicura e cullante aspiravi
invece di correre al giorno
incontro alle ruote in avanti,
Così è del tornare che fai
il tuffo primorde, e obliare
il raspo dei grilli innocenti.
(1987)