Avere e indagare
A sapere che c’è o forse
Non c’è chi ti veda
E ti palpi un po’ d’anima
O ti arrangoli i sensi.
In reale ti pesta un
Colore di sera se tu
Mi capisti e sapesti
Di che siamo noti o
Forse suonati eseguiti.
Ché tutto nel fondo
é in nota salente
o coda di canto o
arranco di guaìo.
Un’unghia rigratta
Un navello di sporco,
un quadrello di gioco
o un pulso di soffice.
Forse saremmo aldilà,
sostanza di fuoco
o neve di gelo
senza più ambasce
di sapere d’essere
contamini.
20 Febbraio 2000